Welcome!
Viola Melanzana nasce durante il corso "Storia Delle Cose. Anatomia e antropologia degli oggetti" del Prof. Vittorio Marchis.
Un viaggio, in
25 step e non solo, attraverso la cultura dell'uomo ed il suo rapporto con le "cose", inseguendo Viola Melanzana!
I hope you enjoy your journey!

27 dic 2016

Step 24: una cloud words viola melanzana

Una nuvola di parole a forma di bomba per esprimere alcune accezioni percettive e sensoriali di questo colore esplosivo:



La cosa che ho scelto per rappresentare Viola Melanzana è, invece,  un dessert generato istantaneamente dai miei neuroni nel momento preciso in cui, durante una delle prime lezioni del corso, il Prof. Marchis ha detto: "...potete fare qualunque cosa, anche una ricetta..."!


Qualcosa si è messo a lampeggiare nel mio cervello ed ha dato vita al progetto di quello che vedrete tra poco!

Chiedo venia da subito perchè, almeno per il momento, non sono pasticciera né fotografa professionista! 
Per la ricetta completa potete leggere il relativo post.

 





Ho utilizzato il potere colorante delle antocianine, pigmento contenuto nei mirtilli e nelle bacche di Goji, per ottenere la colorazione della crema ed anche per ricreare il cotrasto tra rosso e blu, proprio del colore viola melanzana.
Infatti avevo espresso il significato di viola melanzana come:

"...la passionale e violenta irruenza del rosso, che incontra la compostezza e l’armonia del blu, generando la temperanza del viola. L'influenza del rosso lo rende un colore estremamente sensuale e molto femminile, con una nota di mistero, grazie alla presenza del blu."

Inoltre ho studiato il modo di ottenere, aiutandomi anche con la forma delle meringhe, una struttura che salisse verso l'alto, che fosse vorticosa e stratificata, in modo da rendere l'idea di tendente al trascendentale, di spiritualità e di propendente verso le cose alte del cielo.


Il mio scopo era quello di creare un dessert che, come il colore che lo ha ispirato, fosse magenta, viola-porpora, purpureo, trionfante, esuberante, estroverso, centrifugo, trascendente, audace, sensuale, femminile, innovativo, unico, vibrante, vorticoso, appariscente, royal, rich, accattivante.

Spero di esserci riuscita! Ma se così non fosse, me ne farò una ragione e mi consolerò gustandolo a merenda! :)

25 dic 2016

Step 23: selvaggiamente viola melanzana


Eggplant, scritto e diretto da , è un corto di animazione prodotto negli USA nel 2015 dall' Università della California.
8 min per raccontare la strana storia di Durian, nato con un raro disturbo che lo porta a reagire, alle situazioni della vita, in maniera opposta a quella delle persone comuni.
Quando gli scattano una foto, Durian dice “melanzana” invece di “formaggio”. Quando è triste il suo volto sorride, quando è felice la sua bocca si imbroncia. [GoodShortFilms.it]



del suo lavoro la regista Yangzi She dice:
“Tutto è cominciato da una barriera linguistica quando stavo cercando di tradurre il mio script dal cinese all’inglese, tante emozioni sottili e tanti messaggi sono stati persi nella traduzione. In realtà non volevo che la mia storia fosse troppo specificamente legata a due lingue, e allora ho pensato alle espressioni, a quella lingua universale che parliamo tutti”.
"...quella lingua universale che parliamo tutti" che cos'è se non anche quella immediata delle espressioni, delle immagini che, senza i costrutti elaborati del linguaggio, evocano istantaneamente emozioni e comunicano messaggi al nostro livello più intimo e primordiale. Ed ho quindi scelto "Eggplant" perchè mi piace pensare che Durian reagisca in maniera diversa dal resto del mondo utilizzando il suo pensiero selvaggio, allo stato brado, non addomesticato dalla cultura che lo circonda, che lo porta a pronunciare istintivamente "eggplant" quando gli viene scattata una foto.

Il colore selvaggio può quindi essere evocativo di emozioni, ma può anche essere il colore scelto da un gruppo di giocatori come identificativo della propria squadra o da una società tribale per distinguersi dalle altre o, ancora, il colore nero del legno carbonizzato utilizzato per dipingersi il volto dai ragazzi del libro "Il Signore delle Mosche" di William Golding. Pensando alla novella di Giovanni Verga, "Rosso Malpelo", il colore selvaggio può essere quello che va a marchiare di infamia il protagonista perchè aveva i capelli rossi e quindi, secondo le idee del tempo, era sinonimo di malizia e cattiveria. Può essere anche il colore scarlatto de "La lettera scarlatta" di Nathaniel Hawthorne.

E' un colore lontano da argomentazioni e razionalizzazioni tecniche ed algoritmiche, al contrario vuole evocare e comunicare attraverso la sfera emotiva assumendo esso stesso la valenza autonoma di un certo messaggio come il colore con cui ci si dipinge una ciocca di capelli per una sorta di spinta interiore perchè quello specifico colore evoca alla nostra mente delle sensazioni e dei ricordi legati strettamente ad una emozione.

Attraverso le mie ricerche di questi mesi, ho potuto individuare la dimensione primitiva di viola melanzana che, anche secondo la psicologia dei colori, è evocativa ed è emotivamente associata alla creatività, alla sapienza ed alla spiritualità, al lusso e alla ricchezza ed anche ad una femminilità misteriosa.

Ed è proprio viola melanzana il colore scelto, qualche mese fa per tingere i miei capelli, dato l'entusiasmo per il mio blog e spinta dal mio pensiero allo stato selvaggio:













Altri interessanti approfondimenti sull'argomento "pensiero selvaggio" si possono trovare leggendo la biografia di Claude Levi Strauss, il suo libro "Il pensiero selvaggio", dispoonibile online ed anche qui e qui in cui si parla di altri suoi lavori degni di nota.

23 dic 2016

Cercatore Selvaggio

Una piccola parentesi sul lavoro svolto in questi ultimi mesi, la voglio dedicare ad approfondire uno dei concetti appresi a lezione che riguarda il 'cercatore di idee'.
Quando si parla di innovazione e creatività scientifico-tecnologica bisogna ricordare un aspetto fondamentale che è quello ben spiegato dal Prof. Vittorio Marchis nel video qui sotto:

Marchis individua e spiega molto chiaramente il concetto di cercatore in questo modo:
«...il filosofo o il pensatore che voglia realizzare qualcosa di appealing, che sia motore della conoscenza deve appatenere alla categoria di cercatori di idee, intesi come gli antichi philosopher, ovvero coloro che amano fare conoscenza mossi da entusiasmo ma che hanno anche l'aspetto pratico dell' homo faber e di conoscenza dell'homo sapiens.
La contemperanza armonica tra scienza (homo sapiens), tecnologia (homo faber), entusiasmo del gioco (homo ludens), unite a quella che gli antropologi definiscono caratteristica dell'homo sacer
...», dice Marchis, «...mi fanno pensare aell'uomo nella sua totalità, rappresentabile come il tetraedro...» (del quale mi è sembrato opportuno realizzare, per completezza, alcune immagini ed una animazione video):



«...Nella faccia sempre nascosta...» (quella centrale che si trova alla base) «...ma pur sempre presente, c'è l'homo sacer dalle componenti irrazionali che non rientrano in nessuna delle altre aree (conoscenza, realizzazione pratica, gioco) e che vanno dalla religione alla superstizione, dall'intuito alla paura al sogno che sono fondamentali ed insieme alle altre tre categorie, rendono l'individuo totale, nella sua completezza e gli consentono di mettere ordine nelle proprie idee e di reificarle materializzandole attraverso la realizzazione di cose, onde evitare che restino solo idee prive di frutto.».
La categoria dell'homo sacer consiste in quell'area dell'uomo che riguarda le «...realtà che non sono conoscibili e che pure fanno parte della nostra natura...» ed è proprio in essa che risiede il pensiero allo stato selvaggio di cui parlerò nel mio post su Claude Levi Strauss e il suo "il Pensiero Selvaggio".

Il cercatore, colui che cerca (io aggiungerei anche selvaggiamente, ma nell'accezione di C. L. Strauss), se riesce a contemperare queste sue diverse nature, troverà qualcosa che diventa il primo passo per procedere poi verso quel livello di conoscenza consapevole che è alla base della società civile...e riuscirà a lasciare traccia di se con la propria concretezza unita all'entusiasmo».

18 dic 2016

Step 22: una architettonica (melanzana) viola

Le foto di questo spettacolare progetto del 2013 parlano veramente da sole ma, ormai mi conoscete, qualcosa la dirò anche io.
Ark Nova è una sala concerti itinerante, gonfiabile ... e viola. Deve il suo nome alla biblica arca di Noè, infatti i suoi ideatori, gli architetti Anish Kapoor e Arata Isozaki, hanno voluto dar vita ad un progetto innovativo sia dal punto di vista architettonico che dal punto di vista semantico:

“Abbiamo chiamato il Progetto Ark Nova  o 'nuova arca', con la speranza che possa diventare un simbolo di ripresa dopo il grande disastro del terremoto!  Ark Nova ovviamente, non può trasportare le persone e gli animali e fuggire dal disastro, ma abbiamo concepito l’atto di viaggiare attraverso la ricchezza della musica e delle arti varie. La ricostruzione in fondo può e deve partire dallo spirito!”
Per la suggestiva struttura (concedetemelo, a me ricorda una grossa melanzana!) è stata utilizzata una membrana pneumatica che, una volta gonfiata, raggiunge 18 metri di altezza per 36 metri di larghezza  

 












ed una capacità totale di più di 500 sedute che, insieme ai pannelli acustici ed il pavimento, sono realizzate in legno di cedro proveniente dalle zone circostanti a Matsushima nel Distretto di Miyagi, una delle città giapponesi gravemente colpite dallo Tsunami del 2011 e luogo in cui Ark Nova è stata installata per la prima volta in collaborazione con il Lucerne Festival





Michael Haefliger, direttore esecutivo ed artistico del Festival descrive il progetto così: 
“Con il Lucerne Festival Ark Nova Project speriamo di dare alle persone che vivono in questa situazione qualcosa di più. Con la combinazione di diverse arti e culture, questo progetto è una simbiosi affascinante di architettura, design, musica folcloristica e classica, così come di educazione musicale”.

Un esempio di come i 'freddi' calcoli matematici che tengono in piedi una simile struttura possano materializzare un'idea tanto spirituale quanto astratta di rinascita. Sarà un caso che il colore di Ark Nova sia proprio un bel viola melanzana!?

16 dic 2016

Step 21: v i p s - violaMelanzana important persons!

Vediamo ora alcuni vips, ovvero i personaggi da me catalogati come "ViolaMelanzana Important Persons"!
William Henry Perkin
il chimico inglese che nel 1856 scoprì (ed in seguito brevettò) la mauveina (o porpora di anilina). Ne avevo già parlato nel mio post sulla chimica!
Gino Paoli
che scrisse dei dolci ricordi d'amore dove si poteva scorgere Il cielo in una stanza dal soffitto viola. Ed anche del grande Paoli, ne avevo parlato nello step sulla musica.

Whoopi Goldberg

Lei non poteva mancare ed infatti, ne ho parlato in almeno uno o due post!

Natalie Portman
L'abbiamo incontrata nel post sulla moda ed ho voluto inserirla anche nell'Abecedario perchè, considerando il significato che ho attribiuto a viola melanzana nel post sul signigificato, Natalie rappresenta bellezza e sensualità femminile unite alla saggezza; viene definita una 'nerd' di successo per la sua condotta assolutamente fuori dagli standard hollywoodiani, cosa che associo alla mia personalissima idea su viola melanzana: un colore che rappresenta la rinascita e l'evoluzione in una energia nuova.

13 dic 2016

Colour code e Building blocks

Abbiamo già visto quanto i colori siano evocativi di emozioni e, in alcuni casi, quanto la loro influenza possa favorire la guarigione o il miglioramento di determinate patologie psicofisiche dell'uomo.

E tra tutti, c'è anche chi, i colori, li utilizza per facilitare l'apprendimento della lingua inglese!

E' il caso dello scrittore, insegnate di inglese e comico (sì, anche comico. Viva l'ecletticità!) Jhon Peter Sloan nel suo libro "English da zero"che utilizza il colour code (sfruttando la facilità di memorizzazione dei colori) ed il building blocks (ad ogni colore corrisponde un block che rappresenta una categoria di parole) insieme per favorire l'apprendimento della lingua inglese.
Sfogliando questo libro che mi è piaciuto molto per i contenuti e per la grafica molto semplice ma curata (da Sara Pedroni), mi è tornato alla mente di quando, qualche anno fa, un caro amico di famiglia insegnava inglese al mio fratellino più piccolo con l'utilizzo di cartoncini colorati, metodo che mi affascinava e che sortiva ottimi risultati, molto simile al metodo Sloan.

Ed a proposito di eclettismo, l'amico di cui parlo, David John Fielding, oltre ad essere un eccellente insegnante di madrelingua inglese, è anche un grande artista contemporaneo.

Non posso quindi che salutarvi con uno dei suoi dipinti raffigurante un famoso stralcio del Parco Robinson, situato nella provincia di Cosenza, che mi riporta indietro con gli anni perchè mi ricorda quanto amassi pattinare, andare in bici e giocare immersa in quesi prati, quando ero ancora una bimba.
http://www.pitturiamo.com/it/immagine/quadro-moderno/parco-robinson-cosenza-50x30cm-17463.jpg

Step 20: viola melanzana nella moda


http://www.garzantilinguistica.it/ricerca/?q=moda%201
Tutto cominciò col vapore, scrive Carlo Cipolla in "Uomini, tecniche, economie"(interessantissimo libro gentilmente prestatomi dal mio caro collega Mohammed. Visitate il suo blog! ). Ed infatti, l' adozione delle macchine e del vapore come forza motrice nel settore tessile, favorì notevolmente lo sviluppo della moda, ma soprattutto innescò il moderno meccanismo di omologazione e di preconfezionamento degli indumenti che oggi è noto a tutti noi.

Riguardo a viola melanzana nella moda, ne avevo già parlato nel mio precedente post sui ritagli di giornale, riferendomi alla moda invernale degli anni '80. Si trattava dell'imbottitura in castorino degli impermeabili di Silvano Naldoni. Non sono riuscita ancora a trovarne una corripondenza iconografica, pertanto potrei aggiornare successivamente questo post, in caso dovessi reperirla.
Mi raccomando, quindi, stay tuned! :)



Uno degli aspetti fondamentali della moda è stato lo sviluppo del giornalismo ad essa legato, che ne favorì l'ampliamento del mercato, un fenomeno destinato a persistere nel corso del Novecento di pari passo con la formazione di un sistema moda di cui la stampa diventa un anello essenziale.

A proposito di riviste di moda, due esempi italiani di "qualche" anno fa in cui compaiono colori molto simili al viola melanzana.
Rispettivamente la copertina del periodico semestrale lombardo Ultima Voga, autunno-inverno 1939-1940 ed un'immagine pubblicitaria degli impermeabili Pirelli in Grazia del 1953.

[Sfogliando la moda: la stampa periodica femminile" - Ministero dei beni e delle attività culturali.]






Un esempio francese: Mode & Travaux dell'Agosto 1972 (n°860) per cui devo ringraziare mia suocera che ne custodice con cura ancora alcuni numeri.
Presente anche sul web, Modes & Travaux, è descritto così sul sito della Mondadori:

E di seguito il più recente vestito Rodarte viola melanzana indossato dalla bellissima Natalie Portman durante la notte degli Oscar 2011 in cui si è aggiudicata il riconoscimento come migliore attrice per la sua interpretazione nel film “Il cigno nero” come protagonista.
Rodarte è un marchio di abbigliamento ed accessori fondato dalle sorelle Kate e Laura Mulleavy.


https://vikisecrets.com/uploaded/large/oscars_2011_natalie_portman_rodarte.jpg


Solo per il momento, vi saluto con il saggio e condivisibile consiglio di Flaminia Boero, autrice di ebook:
e con un videocorso per chi avesse bisogno di qualche dritta di stile. Buona visione!

7 dic 2016

Il Natale dei 100 Alberi d'Autore

"Il Natale dei 100 Alberi d'Autore", iniziativa del parruchiere romano Sergio Valente, è arrivata, quest'anno, alla XXIII edizione!
Ha coinvolto grandi protagonisti della moda, del design e dell'arte a favore della tutela del diritto alla salute infantile.
L'esposizione, presente dall'1 al 10 dicembre a Roma, è tenuta al Gran Melia - Villa Agrippina.
Non ero lì di persona, anche se avrei voluto, ma se n'è parlato molto nel web e tra i tanti alberi esposti, quello che è ovviamente saltato al mio occhio è quello in foto.
E' l'albero dello stilista italiano Ettore Bilotta, con il quale auguro, ai lettori fissi ed ai passanti, un Felice Natale:


che sia scintillante come paillettes d'argento e vivace come fiocchi in raso porpora-violaceo (sarà il mio viola melanzana!?). Buon Natale!

4 dic 2016

Anche i Soldati Israeliani vestono viola melanzana

Grazie a Samuel, il collega che ringrazio infinitamente per le utilissime informazioni (visita il suo blog!), ho scoperto che è viola melanzana anche il colore dell'84ª Brigata di fanteria delle Forze di Difesa Israeliane. E' la Givati, in ebraico חטיבת גבעתי ed è famosa, tra le altre cose, per aver svolto un ruolo importante nella conquista del Negev, nell'ambito della cosiddetta Operazione Yoav, conquistando le zone di Hulikat, di Kawkaba e della giunzione che oggi è conosciuta come Giunzione di Givati.
 
La bandiera:

le divise indossate durante le esercitazioni:
ed il caratteristico basco che indossano:

3 dic 2016

Un dipinto senza pennelli...

A proposito di dipinti , in Giappone, nella cittadina di Seki, c'è lo stagno più bello del mondo soprannominato "Lo stagno di Monet" per via della somiglianza con i dipinti del ciclo "Le ninfee" del pittore impressionista francese.
Chi non vorrebbe avere un "dipinto" così in casa propria!?
Io sì! :)
E se passando dal Giappone, vi venisse voglia di visitarlo, portate con voi la mappa per raggiungerlo!
モネの池 / Monet’s Pond

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