Umorismo Viola:
triste come il nero,
ma fa ridere meno.
Non sarà convenzionalmente riconosciuto ma è un po' come il neologismo "petaloso": basta usarlo perché lo diventi!
Umorismo Viola:
triste come il nero,
ma fa ridere meno.
Personalmente ritengo che l'ultimissima affermazione possa essere migliorata in "ma in reltà...devi smetterla di tergiversare", ma penso che nel complesso rappresenti un ottimo spunto per individuare la scatola da cui è necessario saltar fuori per favorire la propria crescita personale e professionale! Siete d'accordo!?Nella tua vita professionale ti ritroverai sempre in una di queste 4 condizioni:1. Se ti riescono male le cose sbagliate, ti senti imbranato, ma in realtà stai sperimentando. Inizia a studiare.
2. Se ti riescono bene le cose sbagliate, ti senti impegnato, ma in realtà stai perdendo tempo. Torna a studiare.
3. Se ti riescono bene le cose giuste, ti senti appagato, ma in realtà stai smettendo di crescere. Non smettere di studiare.
4. Se ti riescono male le cose giuste, ti senti frustrato, ma in realtà stai imparando. Continua a fare pratica.
A dirla tutta, c'è anche una quinta condizione...
5. Se non ti riescono né le cose giuste, né quelle sbagliate, perché stai continuando a rimandare, ti senti sfortunato ma in realtà... sei un coglione!
Ritratti viventi |
Fioca - Fish Design |
La secrezione purpurea di un Murex utilizzata per la caccia e per proteggere le uova dai microbi. |
Il catione flavilio, struttura base delle antocianine |
"White greasepaint, red lipstick, a purple suit, a green wig and it did nothing, until I smiled..."
Un industriale invitò a cena un gruppo di dame e signori. Gli ospiti furono accolti da gradevolissimi odori di cucina, che facevano pregustare un piatto da buongustai. Ma quando la gaia brigata si riunì intorno alla tavola imbandita di raffinatissimi cibi, il padrone di casa accese una luce rossa. La carne sui piatti si colorò di un bel rosso, apparendo freschissima, ma gli spinaci apparvero neri, le patate di un rosso brillante. La sorpresa fu generale, ma la luce si mutò subito in blu, e l’arrosto sembrò stantio, le patate marce. Gli ospiti persero del tutto l’appetito. Poi si accese una luce gialla, il vino rosso prese l’aspetto di un olio scuro e i commensali divennero giallastri come cadaveri; alcune signore particolarmente sensibili si alzarono e lasciarono precipitosamente la sala da pranzo. Nessuno fu capace di mangiare, benché tutti capissero che le strane sensazioni erano soltanto provocate dalle luci colorate. Ridendo l’anfitrione riaccese la luce bianca e subito a mensa tornò il buonumore”.