Volentieri e di frequente, mi diverto a cucinare a colori
e faccio sempre molta attenzione perchè mi piace che il cibo, crudo o cotto, mantenga il più possibile il suo
colore originale e venga valorizzato al'interno del piatto! Sono dell'idea, infatti, che cuocere o elaborare troppo i cibi, li snaturalizzi e gli faccia perdere "qualcosa" delle loro originali proprietà nutritive.
In particolare, molti studi dimostrano che i cibi viola contengono le antocianine, potenti sostanze fitochimiche che conferiscono ai cibi un pigmento viola.
Tra i tantissimi cibi di questo splendido colore, ho scelto:
In particolare, molti studi dimostrano che i cibi viola contengono le antocianine, potenti sostanze fitochimiche che conferiscono ai cibi un pigmento viola.
Tra i tantissimi cibi di questo splendido colore, ho scelto:
i mirtilli ed il radicchio che sono ricchi di vitamina C e collaborano alla formazione della carnitina e del collagene.
Alcuni cibi che convenzionalmente troviamo di altri colori come le carote viola e le patate viola:
Il colore viola è dato dal gruppo di flavonoidi di cui scrivevo sopra, i quali hanno un forte potere antiossidante e antinfiammatorio, in grado di prevenire malattie cardiovascolari e neurologiche, il cancro ed anche l'obesità, tanto che uno scienziato di Singapore ha inventato un pane viola ricco di antiossidanti:
Sarebbe interessante provare a realizzarlo a casa, magari da gustare insieme ad un' insalatina di cavolo viola e nocciole tostate
ed un coloratissimo risotto ai mirtilli!
Vi saluto augurandovi buon colorato appetito, con questo aneddoto del 1962 tratto da un libro di Johannes Itten sull' arte del colore:
Il colore viola è dato dal gruppo di flavonoidi di cui scrivevo sopra, i quali hanno un forte potere antiossidante e antinfiammatorio, in grado di prevenire malattie cardiovascolari e neurologiche, il cancro ed anche l'obesità, tanto che uno scienziato di Singapore ha inventato un pane viola ricco di antiossidanti:
Sarebbe interessante provare a realizzarlo a casa, magari da gustare insieme ad un' insalatina di cavolo viola e nocciole tostate
ed un coloratissimo risotto ai mirtilli!
Vi saluto augurandovi buon colorato appetito, con questo aneddoto del 1962 tratto da un libro di Johannes Itten sull' arte del colore:
Un industriale invitò a cena un gruppo di dame e signori. Gli ospiti furono accolti da gradevolissimi odori di cucina, che facevano pregustare un piatto da buongustai. Ma quando la gaia brigata si riunì intorno alla tavola imbandita di raffinatissimi cibi, il padrone di casa accese una luce rossa. La carne sui piatti si colorò di un bel rosso, apparendo freschissima, ma gli spinaci apparvero neri, le patate di un rosso brillante. La sorpresa fu generale, ma la luce si mutò subito in blu, e l’arrosto sembrò stantio, le patate marce. Gli ospiti persero del tutto l’appetito. Poi si accese una luce gialla, il vino rosso prese l’aspetto di un olio scuro e i commensali divennero giallastri come cadaveri; alcune signore particolarmente sensibili si alzarono e lasciarono precipitosamente la sala da pranzo. Nessuno fu capace di mangiare, benché tutti capissero che le strane sensazioni erano soltanto provocate dalle luci colorate. Ridendo l’anfitrione riaccese la luce bianca e subito a mensa tornò il buonumore”.
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